Il benessere della mente è un tema che riguarda tutti, prenditene cura

Mi chiamo Irene Lucia Vanelli, sono nata a Novara nel 1982, ma Milanese di adozione dal 2009. Sono un medico chirurgo specializzata in psichiatria e psicoterapeuta. Esercito a Milano e a Borgomanero (in provincia di Novara). 

Mi occupo di  Disturbi dell' Umore, Disturbi d'Ansia, Disturbo Ossessivo Compulsivo e Disturbo Borderline di Personalità. Ho maturato queste competenze occupandomi, nel corso della mia formazione, di aree di malessere specifiche e collaborando con diverse associazioni (tra cui Associazione GET per la cura del Disturbo Borderline di personalità).

Carattere, empatia e umanità sono le parole a me più affini

Il mio studio rappresenta chi sono e la mia filosofia: ho voluto creare un ambiente accogliente, confortevole e curato per consentire alle persone di sentirsi a proprio agio e ben accolte.

Il momento in cui si decide di prendere un appuntamento con un medico non è mai facile, soprattutto quando si tratta di condividere sentimenti intimi, privati e malesseri, talvolta, molto dolorosi. 

Il liceo classico (o per rendere giusto merito, la Prof. Bellazzi di Greco) mi ha aiutato a fare miei degli ideali “assoluti” che guardano alla persona, ideali che ritengo fondamentali nella professione medica. HUMANITAS, PIETAS, CARITAS: ovvero, rispetto per il prossimo e il suo dolore, ascolto e comprensione in assenza giudizio, empatia e propensione all'aiuto.

Scopri il mio approccio

Le principali aree che tratto

Disturbo d'ansia

Disturbo d'ansia generalizzata, disturbo d'attacchi di panico, fobie specifiche

Il disturbo d'ansia si manifesta con preoccupazioni eccessive e persistenti, spesso con manifestazioni fisiche, che compromettono il funzionamento quotidiano. Il disturbo da attacchi di panico è caratterizzato da episodi improvvisi di intensa paura, accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e tremori che si associano a paura di impazzire, perdere il controllo o morire per infarto o soffocamento (essendo i sintomi fisici molto intensi e improvvisi). Le fobie specifiche comportano paure irrazionali e sproporzionate verso oggetti o situazioni particolari, portando spesso a comportamenti di evitamento. Il trattamento include terapia cognitivo-comportamentale e, a volte, farmaci ansiolitici o antidepressivi.

Leggi l'approfondimento sul disturbo d'ansia

Disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo

Disturbo ossessivo compulsivo, dismorfismo corporeo, tricotillomania, skin picking, accumulo

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da ossessioni, pensieri ricorrenti e indesiderati, e compulsioni, comportamenti ripetitivi messi in atto per ridurre l'ansia legata alle ossessioni (i cui contenuti sono tra i più disparati: dalla paura di compiere del male a se stessi o ad altri, dubbio patologico sull’aver detto o commesso cose, pensiero magico scaramantico). I disturbi correlati includono la dismorfofobia, con preoccupazioni eccessive per difetti fisici percepiti dalla persona e spesso non oggettivati da altri; il disturbo da accumulo, è una condizione caratterizzata dalla difficoltà a disfarsi di oggetti, anche se di poco valore, creando situazioni che possono anche portare a condizioni di estremo disagio per la salute del paziente (come nel caso di accumulatori di immondizia). Il trattamento prevede terapia cognitivo-comportamentale in associazione a terapia farmacologica.Lo skin picking è un disturbo caratterizzato dal compulsivo e ricorrente desiderio di toccare, grattare, spremere o strappare la propria pelle, causando danni fisici evidenti. La tricotillomania, invece, è il compulsivo strappare dei capelli dal cuoio capelluto, ciglia, sopracciglia o altre parti del corpo, portando a calvizie evidenti. Entrambi i disturbi fanno parte dei Body Focused Repetitive Behaviours e in termini di trattamento possono trovare miglioramento da terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o farmaci.

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Disturbi dell'umore

Depressione Maggiore, Disturbo Bipolare

La depressione è una patologia caratterizzata da umore depresso, perdita di interesse, cambiamenti nell’appetito e nel sonno con tendenza a trascorrere anche giornate a letto in assenza di energia e spirito di vitalità, perdita del piacere; spesso è presente una visione pessimistica e catastrofica del futuro fino ad arrivare allo sviluppo di pensieri di morte o suicidio. Il disturbo bipolare include episodi depressivi alternati a episodi maniacali o ipomaniacali, con umore elevato, energia eccessiva, riduzione delle ore di sonno, ridotta o persa percezione del pericolo, irritabilità e comportamenti impulsivi. Entrambi i disturbi richiedono una combinazione di terapie: farmacologica (antidepressivi, stabilizzatori dell’umore) e psicoterapia per migliorare il funzionamento e la qualità della vita del paziente.

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Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti

Disturbi dell’adattamento, Disturbo Acuto da Stress, Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD)

Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una reazione ad un evento traumatico che ha provocato paura intensa, impotenza, orrore o timore per la propria vita o di persone care. Le persone con PTSD possono sperimentare flashback vividi dell'evento, incubi, attachi di panico, evitare situazioni o stimoli che lo ricordano, essere ipervigili e avere cambiamenti nell'umore e nei pensieri. PTSD può verificarsi dopo eventi come abusi, incidenti gravi o esperienze di guerra.Il disturbo acuto da stress è una condizione ad insorgenza acuta, simile al PTSD in termini di sintomi, che si verifica da pochi giorni fino a un mese dall'evento stressante e dura fino a un massimo di quattro settimane. Mentre il PTSD può persistere per mesi o anni, il disturbo acuto da stress è una reazione immediata e temporanea.I disturbi dell'adattamento sono condizioni psicologiche caratterizzate da una risposta ansiosa o depressiva acuta ad eventi stressanti nella vita di una persona, come cambiamenti significativi nelle relazioni, lavoro o ambiente. Questi disturbi possono causare disagio significativo e compromettere il funzionamento quotidiano.

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Ho scelto di diventare psichiatra quando ancora avevo 12 anni.



Dal 2005 al 2009 ho frequentato il corso di Psichiatria e il reparto di Psichiatria dell’Ospedale Santa Maria di Lisbona sviluppando progetti di ricerca sulla psicosi e lavorando alla mia tesi sperimentale di Laurea. Rientrata in Italia ho iniziato la scuola di specializzazione in psichiatria presso l'Università Vita-Salute San Raffaele dedicandomi alla clinica del Disturbo Ossessivo e affini e dei Disturbi di Ansia. Dal giugno 2015 sono assunta presso l'Ospedale San Raffale - Reparto Disturbi dell' Umore, dove mi occupo di Depressione, Disturbo Bipolare, Disturbo Ossessivo Compulsivo e affini, Disturbi d’ansia e di Attachi di Panico, Disturbi dell' Adattamento e PTSD.

Penso che la spinta al conoscere e al migliorarsi debba sempre caratterizzare la vita professionale e umana di un medico. Ho scelto di diventare psichiatra all’età di 12 anni. Da allora,  questa mia passione è cresciuta e mi ha indirizzata nelle scelte di vita,  portandomi prima a seguire gli studi umanistici al Liceo Classico e, successivamente, ad intraprendere il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, quindi la scuola di Psicoterapia Costruttivista Relazionale

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Ecco alcune domande frequenti dei miei pazienti

  • Come funziona la prima visita?
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    La prima visita non è una inquisizione o un interrogatorio. La prima visita è di fondamentale importanza perché consente la reciproca conoscenza. È il momento in cui il paziente racconta la sua storia, senza giudizio o timore di critiche, porta a conoscenza del medico i suoi trascorsi e le problematiche attuali.

    In questo primo incontro è utile portare tutta la documentazione in proprio possesso rispetto al proprio stato di salute: non solo, quindi, prescrizioni di medicinali o eventuali lettere di dimissioni di ricoveri effettuati e relazioni di precenti colleghi psichiatri, ma anche: 

    – esami del sangue
    – esami strumentali (come risonanze magnetiche o TAC, soprattutto se cerebrali)
    – visite cardiologiche ed elettrocardiogrammi (ECG)
    – visite endocrinologiche
    – visite neurologiche e polisonnografie (soprattutto se si soffre di OSAS o di epilessia)
    – tutto quanto in termini medici in possesso del paziente e di “relativa” facile reperibilità

    La durata della prima visita è di 45 minuti.
    La durata della visita di controllo è di 30 minuti

  • Posso farmi accompagnare alle visite da un amico o un parente?
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    Su questo punto lascio libertà di scelta al paziente: la persona deve sentirsi a proprio agio nell’interagire con lo psichiatra e, in tal senso, se la presenza di un famigliare o di una persona fidata viene percepita come facilitante e aiuto per il paziente, sono ben disposta ad ammettere alla seduta le persone che il paziente decide di avere vicino (purché vi sia la chiaro ed espressa volontà del paziente). 

    Nel caso di pazienti minorenni richiedo sempre la presenza di almeno uno dei due genitori e la delega e consenso del genitore non presente all'incontro.Lo spazio della visita è SEMPRE del paziente: eventuali accompagnatori (non più di due) potranno intervenire nel corso del colloquio solo su consenso del paziente anche rispetto al fornire eventuali informazioni cliniche.

    La durata della visita di controllo è normalmente di 30 minuti. 

  • Con che frequenza è necessario effettuare visite di controllo?
    plus icon

    Questo punto è molto vario e dipende pricipalmente dal tipo di patologia e di risposta alla terapia farmacologica variabile da persona a persona.

    Normalmente è bene fissare una visita di controllo a distanza di 4-6 settimane dalla prima visita; successivamente si stabiliscono le cadenze di visita sulla base del quadro clinico, risposta alla terapia e necessità di monitorarne il decorso.

  • Gli psicofarmaci cambieranno il mio carattere o la mia personalità?
    plus icon

    L’obiettivo di ogni cura è ridurre i sintomi e migliorare lo stato di benessere psicofisico della persona. Non esiste pillola, fortunatamente, in grado di cambiare la personalità del paziente (nel bene e nel male). La terapi farmacologica è spesso una terapia di supporto, che tendo a definire “facilitante”, rispetto all’impegno che il paziente deve mettere in prima persona nel tentativo di modificare lo stato di malessere che lo affligge. La terapia non è qualcosa prescritto “dall’alto”: ogni terapia viene discussa con il paziente con l’obbiettivo di individuare i farmaci più efficaci dal punto di vista di effetti benefici e di riduzione (o assenza) di effetti collaterali di qualsivoglia tipologia. Alla base della cura vi è il Dialogo e l’Ascolto reciproco al fine di costituire un rapporto di mutua collaborazione dove il bene del paziente è lo scopo del rapporto terapeutico che si suggella.

  • Gli psicofarmaci devono essere proseguiti tutta la vita?
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    La durata del trattamento con psicofarmaci è variabile da persona a persona sulla base di quelli che sono i disturbi presentati. È possibile intraprendere percorsi farmacologici limitati (generalmente di 6-12 mesi) quando la condizione scatenante lo permette. Altre volte, per la complessità del quadro clinico presentato e del rischio di ricadute, può essere utile proseguire una terapia farmacologia con tempistiche più lunghe sempre, ovviamente, sotto supervisione medica.

  • La cura psichiatrica prevede sempre l'assunzione di farmaci?
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    A livello di attività di libera professione di studio ho cercato di creare, insieme a colleghi specialisti di altri settori (psicoterapeuti di vari approcci, terapeuti comportamentali, biologa nutrizionista e colleghi psichiatri con altri expertise), una condizione che potesse e possa creare una rete di sostegno al paziente, cercando di fornire specificità di intervento e adeguatezza di approccio. La nostra equipe è multidisciplinare e la forza distintiva che ci vantiamo di avere è la comunicazione e condivisione dei percorsi terapeutici delle persone da noi seguite al fine di ottimizzare e migliorare il tipo di approccio specifico rendendolo quanto più possibile personale e attualizzato rispetto alle problematiche che il paziente riporta.

  • Com’è possibile pagare le visite?
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    A fronte delle nuove normative disposte per legge, le visite mediche devono essere pagate mediante modalità tracciabili: carta di credito o di debito, bancomat, bonifico. Il pagamento mediante contanti determina la perdita alla deducibiltà della visita medica.

    Al termine di ogni visita verrà rilasciata regolare fattura con indicato il tipo di pagamento scelto. Fattura e relativa ricevuta verrano inviati tramite email nel rispetto dell’ambiente.

  • In che lingua è possibile effettuare i colloqui?
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    Effettuo visite in italiano, inglese e portoghese.

  • È possibile effettuare visite in telemedicina?
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    Nell’epoca dei progressi informatici, chiaramente è possibile effettuare visite online utilizzando le più diffuse piattaforme on-line. Normalmente ricorro a Zoom, Meet, Skype (in alcuni casi, per venire incontro alle esigenze del paziente, whatsapp video o facetime).

    Personalmente preferisco effettuare almeno la prima visita in presenza, poiché ritengo che in certe discipline come la mia, il contatto visivo, la percezione delle mimica e la possibilità di conoscersi personalmente vis a vis rappresenti un valore aggiunto difficilmente ricreabile con tecniche mediatiche.

    Ovviamente, questo discorso trova spunti di smussatura quando le richieste di visite arrivano da città lontane e il viaggio stesso rischierebbe di essere ulteriore fattore di stress per una persona già di benessere compromesso.

  • Cosa faccio se ho bisogno di assistenza fuori orario?
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    Può capitare che mi assenti dal lavoro. In quei periodi sono raggiungibile tramite messaggistica WHATSAPP al numero +393887512509 oppure tramite e-mail a irenevanelli@gmail.com

    Questo canale di comunicazione è per comunicazioni urgenti relative a effetti collaterali e stati di malessere.

    Tuttavia, in casi di urgenza/emergenza, il consulto messaggistico o tramite e-mail non non sostituisce il parere clinico pertanto, in tali situazioni, è opportuno rivolgersi al presidio Ospedaliero (Pronto Soccorso) di pertinenza territoriale.

    Quando sono impossibilitata a rispondere al telefono (es. durante le visite o nei periodi di ferie) la chiamata al numero +393887512509 è attiva unicamente come servizio di prenotazione di visite ambulatoriali per lo studio di Corso Venezia 36 (Milano) e di Via Monsignor Cavigioli 19/A Borgomanero.